Molto semplicemente il team di sviluppo cominciò a perdere fiducia nel progetto, che lentamente venne accantonato fino a quando fu palese che non c’era più volontà di completarlo.
Pertanto Kojima decise di affidare quanto già fatto al team che sviluppo Bayonetta, ossia Platinum.
Nonostante il papà di MGS neghi fortemente un suo attuale coinvolgimento nel progetto, rende comunque noto che al momento del passaggio del testimone ha lasciato delle specifiche linee guida.
Prima di tutto il titolo non fa parte della serie Metal Gear Solid, in quanto è uno spin-off (produzione che basandosi sul materiale di un marchio esistente, presenta avvenimenti diversi o ad essa ispirati), ma allo stesso tempo contestualizzato in un periodo successivo agli avvenimento mostrati in MGS4.
Una delle più importanti caratteristiche (alle quali Kojima Productions non era riuscita ad arrivare nel poco tempo dedicato al progetto) sono i 60 fps del gioco, che rendono ogni azione fluida e coinvolgente. Questo è possibile grazie ad una nuova veste grafica, cosa che il progetto iniziale non aveva, essendo studiato per apparire simile a MGS4.
Con il passaggio negli studios Platinum, il progetto ha cambiato nome in Metal Gear Rising: Revengeance, e sembra che finalmente lo sviluppo proceda in modo più celere del passato.
Nell’attesa di nuove informazioni ecco il trailer mostrato ai VGA di pochi giorni fa.
Fonte: CVG
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