giovedì 15 dicembre 2011

CD Projekt RED contro la fa pagare cara ai pirati


Forse non tutti sanno che dall’uscita ti The Witcher 2, alcuni utenti si sono visti addebitare una fattura online di circa 1000 € (911,80€ per la precisione). Ciò è dovuto al fatto che CD Projekt, sviluppatrice del gioco, ha deciso di sanzionare pesantemente tutti coloro che hanno ottenuto il gioco illegalmente. Purtroppo sembra che tale fattura sia stata ricevuta anche da chi del gioco non aveva mai sentito parlare, è naturale quindi che tale decisione della software house appaia esagerata e le si chiedere perché non sia ricorsa a misure di prevenzione più comuni. La risposta arriva su Eurogamer, portale di videogame:

Come sapete, non siamo grandi fan di qualsiasi tipo di DRM qui a CD Projekt RED. Il DRM è di per sé un dolore per i giocatori legali ossia quel gruppo di persone oneste che hanno deciso che il nostro gioco valeva il suo prezzo e ha deciso di acquistarlo. Noi non vogliamo rendere la loro vita più difficile con l'introduzione di sistemi di protezione anticopia copia fastidiosi.

Inoltre, cerchiamo sempre di offrire ad alto valore del nostro prodotto ad esempio, migliorare il gioco con oggetti da collezione aggiuntivi, come colonna sonora, making-of DVD, libri, procedure dettagliate, ecc. Potremmo introdurre avanzati sistemi di protezione da copia che, purtroppo andrebbero a punire anche gli utenti onesti. Invece, abbiamo deciso di investire per dare ai giocatori alcuni contenuti aggiuntivi ad ogni versione del gioco, per rendere l'esperienza completa.

Tuttavia, tale decisione non deve essere fraintesa pensando che noi diamo campo libero alla pirateria. Ci impegniamo a non approvarla, in quanto non solo ci tocca direttamente, ma ha un impatto negativo sull'intero settore dei videogames.

Abbiamo visto online alcune delle preoccupazioni sui nostri sforzi per contrastare la pirateria, e possiamo assicurare che abbiamo solo intrapreso azioni legali contro gli utenti che al 100 per cento hanno scaricato illegalmente il nostro gioco.”

Ciò andrebbe quindi a smentire le voci secondo cui la “fattura” sia arriva anche ad utenti onesti o ignari. A chi credere dunque?

Fonte: Eurogamer

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