mercoledì 23 novembre 2011

I Am Alive… non sopravvive su PC

Alzi la mano chi ricorda di aver sentito parlare almeno una volta di I Am Alive… pochini. Poco male visto che il progetto è stato resettato, ecco il perché della sua scomparsa dalle scene video ludiche. I Am Alive è il tentativo di coniugare azione e freeroaming in un’ambientazione post apocalittica dove, tra palazzi in rovina e predoni di ogni tipo, dovremo scoprire cosa ha trasformato Chicago in un cumulo di macerie.
Ma la notizia interessante non è tanto il ritorno del gioco,seppur adesso sviluppato da Ubisoft Shangai, quanto il fatto che gli utenti PC molto probabilmente dovranno rinunciare al titolo.
Secondo quanto affermato da Stanislas Mettra, developer di Ubisoft, la software house considera il PC una piattaforma estremamente piagata dalla pirateria. Ciò scoraggia l’intenzione di creare una versione per PC del gioco, preferendo piattaforme “più sicure” come PS3 e XBox360.
Nonostante Ubisoft stessa minimizzi affermando che in fin dei conti basterebbero 12 sviluppatori e tre mesi di lavoro per un porting PC, la sola ipotesi che le vendite su tale piattaforma si mantengano su 50.000 unità, non andrebbe a ripagare l’azienda degli sforzi.
Le lamentele dell’utenza PC purtroppo valgono ben poco perché Mettra, pur ben conscio di tale scontento, si domanda: “Queste persone fanno tanto rumore solo perché non vi sarà una versione PC o in realtà vogliono veramente giocarla? Acquisterebbero veramente una versione PC se esistesse?”.
Al che la domanda nasce spontanea: le motivazioni di Ubisoft veramente quelle espresse? Come è noto anche le console maggiori sono da tempo in prende dalla pirateria, quindi non vi è poi tanta differenza.
Che dire, la pirateria si riesce a configurare come motivazione valida ad ogni scusa.
Intanto godiamoci il nuovo trailer di gioco e lasciamo a Ubisoft la questione “PC=pirateria”.


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