Punto fondamentale della progettazione di PSV è stato l’implementazione del secondo stick analogico fortemente voluto dalla comunità dei videogamer fin dalle prime apparizioni di PSP:
“Gli ingegneri hanno lavorato sugli stick di PSVita per parecchio tempo ed è stata una sfida tecnica molto più ardua di quanto si possa immaginare” ha detto Sogabe.
“Abbiamo anche costruito un prototipo con un pad simile a quello che avete sul vostro computer portatile, ma non si sentiva abbastanza reattivo per il gioco e abbiamo imparato che è necessaria la risposta fisica inclinando lo stick per avere il senso del pieno controllo”
“Non sentivo che [gli stick] erano nella posizione ideale dal punto di vista di design, ma Worldwide Studios è stata inflessibile sul decidere che fosse la posizione migliore per giocare comodamente, e alla fine hanno vinto su questo punto"
Altro punto interessante dell’intervista riguarda le dimensioni del display adottare per PSV, nel quale indirettamente vengono coinvolti ancora una volta i controlli:
“E’ facile cadere nella trappola del pensare più grande è meglio quando si tratta di dimensioni dello schermo, ma non è sempre così. Ci fu una grande discussione e abbiamo anche parlato di uno schermo 5,5 pollici con tutti i pulsanti inclusi [touch], ma che ha avuto un impatto negativo sull’utilizzo finale della console e l'idea fu abbandonata.
Quando abbiamo visto la prima volta un prototipo di bellissimo schermo OLED abbiamo deciso di usarlo su PSVita, e pesando che meritava di essere più grande dello schermo da 4,3 pollici visto su PSP. Quindi abbiamo optato per 5 pollici al fine di massimizzare davvero lo stesso impatto visivo sentito avuto quando abbiamo visto la prima volta questo tipo di schermo”
L’intervista completa in lingua inglese è disponibile al link della fonte. Mentre per la versione italiana basta cliccare qui.
Fonte: PlayStation.Blog US, via PSV-ITA
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